29 aprile 2009

Mina da 1 a 50 (16)

Era il 1982, l'album era iTaliana, l'ultimo album doppio in cui convivevano canzoni nuove e cover. Già dall'anno successivo si tornerà a una più rigida suddivisione tra cover tutte poste nel "primo volume" e gli inediti, posti nel secondo.
Tra le canzoni di un album ingiustamente criticatissimo (per questo pezzo si criticò addirittura la produzione...) questa perla di Anselmo Genovese, che ripropongo in versione originale e versione dei soliti minofili turchi.
Godete gente!













E di Aida Pekkan dovrò prima o poi parlarvi....

20 aprile 2009

Fuori da te...



La salsedine del mare, le birre la sera dopo cena, al bacio, come suggerì malizioso un bellissimo barista di Alghero, gli amici di Antonio numerosissimi che ci ospitavano ovunque andassimo in Sardegna, da Sassari a Cagliari, lungo tutto il tragitto. Dei giovani universitari che ascoltavano Meredith Monk, e militavano nello Sci (Servizio civile internazionale). Le vecchine dei paesi cui brillavano gli occhi perchè io cercavo le loro chiese... L'archeologa che prima voleva cacciarci poi ci fece vedere gli scavi chiusi al pubblico. Le rovine di Tharros, la chiesa di Saccargia, la ferrovia a scarto ridotto per Sorso, il mare della Sardegna, certo, ma anche l'interno, i musei modernissimi nei paesini, i Nuraghe, e le statuine dei primi insediamenti umani. La mostra di a Cagliari (che arriverà due anni dopo a Sassari e io la rivedrò!) il mare la sera. I tanti amici di Antonio colpiti da anemia mediterranea. Un'amica di Antonio (che oggi non c'è più) che si scusa perchè sta facendo una trasfusione all'ospedale e ci riceve lì. La militante quarantenne e omofoba allo sci di CAgliari. Le ragazze studentesse di Cagliari che non ci ospitano (sono solo donne..) ma ci cucinano pranzi e cene e non vogliono nemmeno una lira (eppure sono studentesse); la pasta al sugo con la spezia la saporita la gattina nera con una zampa in meno, Luciano, il fratello carcerato (per droga) di Antonio, in licenza (si dice così?) di tre giorni per ricongiungimento familiare, Leila, la sorella FANTASTICA di Antonio che mi farà scoprire gli Incubus, una discoteca in cima a un monte di 800 mt di altezza, la libreria di Sassari dove mi documento su tutti i popoli che sono passati per questa isola. Questi sono solo alcuni dei ricordi dell'estate 94, quando spesi poco meno di un mese in Sardegna ed ebbi come colonna sonora questo brano di Mietta che fino ad allora avevo cordialmente detestato (ma è così bello scoprire che qualcosa, o qualcuno, che non ti piaceva ora invece lo apprezzi..)

17 aprile 2009

Diritto di satira, dovere di cronaca

E mentre noi ci indigniamo per le porcate che la tv fa e mostra, questo governo mussoliniano compie altre porcate. Critica Santoro che fa INFORMAZIONE e, non potendo colpire lui (forte di un processo milionario già vinto), epura Vauro sospendendolo dalla trasmissione Anno zero per queste vignette.

Una scusa.
Come ha detto Dario Fo una intimidazione mafiosa.
Una delle tante del peggiore governo (so far) della storia della Repubblica.
Mi viene da vomitare.
E a voi?

11 aprile 2009

Ancora sul sisma in Abruzzo

Mi rifiuto dii seguire la tv, la sua opera impunita di spettacolarizzazione sul sisma, i suoi morti, i suoi sfollati. Ho solo visto per caso, mentre facevo zapping, San Silvio Berlusconi aggirarsi tra le vittime del sisma, il giorno dei funerali di stato (con la minuscola, non mi sembra sia da rispettare neanche un po' questo stato) che abbracciava, toccava gli astanti, e tutti contenti, come fosse Padre Pio o Gesù in persona, e ho capito che la trasformazione antropologica del PAese iniziata all'incirca nei primi anni 80 è giunta a compimento.
Mai con un presidente del consiglio del passato ci sarebbe stato un rapporto così personale. Quel che accalorava le persone non era la presenza del capo del governo, figura istituzionale della Repubblica, un cittadino come gli altri scelto dai rappresentanti del popolo a guidare il governo repubblicano, ma la persona di Silvio Berlusconi in quanto tale. Non più un cittadino come altri, ma una personalità. non per la carica istituzionale che ricopre. ma per quello che è, quello che fa prima e dopo essere presidente del consiglio.


Un personalismo da Unione Sovietica, quel culto della persona condannato dai partiti comunisti degli anni 50.
Berlusconi fa bene solo con la sua presenza non per quel che può fare come capo del governo. L'atto simbolico politico che una alta carica istituzionale può avere quando presenzia i luoghi di una sciagura è ora sostituito dalla concretezza della presenza fisica di qualcuno considerato importante.
Anche in passato c'erano persone amate dalla folla ma quelle erano amate per quello che facevano, Bartali, Coppi, Mina, lo stesso Padre Pio erano amati perchè facevano qualcosa e la fama mediatica era un tramite tra quello che facevano e la gente.
Ora invece la fama mediatica si è sostituita, meglio, ha inglobato quel che queste persone fanno. Non importa quel che Berlusconi fa, Berlusconi è e questo ai miei connazionali basta.
Nessuno si è sentito libero di sottrarsi a quell'abbraccio, a quel contatto con un uomo di 70 anni e più, non alto, da vent'anni sotto continui processi ai quali è finora scampato per prescrizione o con leggi ad hoc.
Se una volta si poteva accusare la tv, i media, di proporci una realtà parallela, semplificata, edulcorata, oggi la realtà è stata sostituita da quella rappresentata, confezionata dai media. Pensiamo nei termini dei media, facciamo considerazioni in base a quel pensiero leggero cui i medi ci hanno cresciuti.
L'errore di tutti gli apocalittici che preconizzavano un futuro mal informato dai media è stato quello di mostrare tv che ci ipnotizzavano (come se, sparita miracolosamente, liberi dal suo influsso nefasto, potessimo tornare al pensiero della complessità). Hanno sbagliato.
La tv ha cambiato i nostri processi cognitivi, il nostro modo di pensare. Potrebbe anche essere spenta, ormai cha trasformato le nostre menti.
E' tutto semplificato, come in una fiction.
E' sempre più difficile fare un discorso complesso con le persone, dicono che non ti capiscono, che cavilli, che sei polemico (o, come dicono a me, che certe cose le vedo solo perchè ho scavato tanto).
Siamo diventati tutti zombie e non ce ne rendiamo conto.
E nemmeno un terremoto ci riscuote da un sonno della ragione che ha generato il peggior mostro possibile: NOI.


(foto tratta dal sito Metaforum.it)

10 aprile 2009

Sanremo 97

Mi ero da pochi giorni trasferito in Via Accademia degli Agiati, dove abito tuttora. Avevo ancora la stanza (dividevo l'appartamento col mio amico Massimo) piena di scatole e il magone per la casa appena abbandonata dove mi ero trasferito a 4 anni e 7 mesi e dove ero cresciuto fino ai 32 anni...
Quel San Remo mi rimase impresso particolarmente, le canzoni mi entravano nel sangue e diventavano prepotentemente la colonna sonora del nuovo film della mia vita... Specialmente una mi aveva catturato, nello splendido arrangiamento di San remo, con l'orchestra, diverso da quello pensato per l'uscita del disco.

Avevo fatto una cassetta audio con tutte quelle registrazioni uniche che poi persi, cancellata inavvertitamente...

Altre perle di quell'edizione furono, naturalmente, Luna, di Loredana Bertè,

E' andata così dei Dirotta su CUba, col contributo di Toots Thielemans (mai incisa su disco...)

Marina Rei con Dentro me

L'elegante E dimmi che non vuoi morire di Blasco, interpretata da Patti Pravo


Sembra ieri... invece son passati già 12 anni...

7 aprile 2009

L'informazione radio-televisiva: sciacallaggio senza contenuti


Ormai non è più solo questione di agenda setting o di volontà politica di distrarci da argomenti più importanti concentrandoci su notizie di cronaca.
Vedendo ieri il profluvio di inutili programmi che morbosamente, come sciacalli, erano a L'aquila nelle zone colpite dal sisma (tenendo in mano inutili telecamere o microfoni invece di aiutare i pompieri e i volontari a tirare fuori copri e superstiti dalle macerie) non si può non concludere che la tv non serve più a niente e che, impazzita, si arrabatta come può di fronte notizie nei confronti delle quali dovrebbe avere solo funzione di servizio (comunicare i consigli per chi si sposta da e verso i luoghi del sisma, richiedere il fabbisogno di volontari).
A cosa serve vedere Cesara Buonamici o Bruno Vespa che commentano con frasi di circostanza il disastro naturale del terremoto?
Non sono riuscito a vedere più di pochi minuti di questi programmi perchè l'odio nei confronti di questa tv sciacalla, di questi conduttori, prostitute e papponi dell'etere, mi prendeva le vene al punto tale da desiderare di vederli morti, loro, al posto delle vittime del terremoto.

Perché ierisera Carfagna e Gelmetti erano a Matrix? A che titolo? Cosa c'entrano? Perché non restano a lavorare per quello cui sono pagate (Pari opportunità e Istruzione)?

Ognuno sta usando questo sisma per ritagliarsi una importanza che evidentemente non ha.

Io sono con chi sta lavorando per liberare le vittime dalle macerie, con chi sta dando i primi soccorsi, allestendo le prime tendopoli, non con chi conciona esprimendo giudizi non richiesti (come il direttore de gr2 proprio ora, mentre scrivo, che parla di natura matrigna e dice che hanno fatto bene le opposizioni a dare piena disponibilità, per cosa non si capisce...) ammantandosi di una necessità che evidentemente gli manca.
Ricordiamoci di queste persone e, appena possiamo, democraticamente, facciamo a meno di loro.
Il paese non ne ha bisogno, noi non ne abbiamo bisogno, tanto meno chi oggi si ritrova senza casa o senza qualche familiare o amico.

5 aprile 2009

Quota 67

Questo il numero di articoli che fin'ora ho pubblicato su Teatro.org.
Se qualcuno vuole leggerli eccone l'elenco

Andiamo a teatro?

2 aprile 2009

La legge 40 un po' meno patriarcale


La consulta si è pronunciata finalmente sull'articolo 14, comma 2, della legge 40 sulla procreazione assistita dichiarandola incostituzionale. L'articolo prevedeva che Le tecniche di produzione degli embrioni, tenuto conto dell'evoluzione tecnico-scientifica e di quanto previsto dall'articolo 7, comma 3, non devono creare un numero di embrioni (sic!) superiore a quello strettamente necessario ad un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre..

La legge è dogmatica fin nell'impiego dei termini.
L'embrione infatti è un organismo pluricellulare ottenuto dal processo di divisione cellulare di uno zigote animale(1), laddove lo zigote è la cellula con nucleo diploide originata dalla fusione del gamete maschile con quello femminile 2). (fonti 1 wikipedia e 2 Dizionario della linugua italiana Garzanti).


Ora come ricorda Giovanna Paglialonga sul sito progetto Galileo per favore,almeno noi “laici” non chiamiamoli embrioni; si tratta di cumuli di 2-4 cellule e il termine tecnico è “zigote”; l’abbozzo embrionale,se avrà fortuna, ci sarà verso il 14°giorno.

Insomma l'embrione non è uno zigote e viceversa.
La legge 40 indica con nome non suo qualcosa esprimendo così un giudizio surrettizio e ideologico, un po' come quei pazzi del sito della Gnosi che chiamano il feto bambino di cui mi sono occupato su queste pagine il 4 gennaio del 1008 (vi ricordate?).

Comunque sia la Consulta ha spuntato alcune assurdità della legge che però è rimasta in piedi in tutto il suo scempio ideologico e contro le donne.

Per esempio la Consulta ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell'articolo 14 (fonte Repubblica 1 aprile 2009).
Per cui quello sfregio maschilista, patriarcale, fascista del vuoi un figlio nella panza? Non puoi più cambiare idea... è rimasto in piedi. Ora io posso in qualunque momento anche un secondo prima che i medici inizino ad operarmi cambiare idea e non farmi più operare ma nel caso della fecondazione assistita la donna no ha diritto a cambiare idea. Eppure quei signori che dovrebbero tutelare la nostra Costituzione e la sua applicazione (guarda caso tutti maschi) considerano irrilevante questo questo articolo della legge.
Intanto quel fascista di Fini continua a costruirsi la verginità da bravo ragazzo mentre Rutelli (e quindi il PD) continua a leccare il culo (sporchissimo) di Papa Bendetto XVI.

Non mi soffermo sui dettagli della vicenda burocratico-legale che ha portato la consulta ad esprimersi (se volete leggere degli approfondimenti vi sconsiglio il blog Legge 40 toccala di una coppia che ha vissuto l'iniquità della legge 40 sulla propria pelle).Riporto solamente la dichiarazione di una sadica malata dimente (con tutto rispetto per i matti..), tale Isabella Loiodice, avvocato del Comitato per la tutela della salute della donna. Secondo il legale, questa pratica "non è conforme alla Costituzione, che conferisce il diritto a un figlio, ma non per forza un figlio sano" (fonte adn kronos salute del 31 marzo).
Capito?
Si ha diritto ad avere un figlio, non un figlio sano, come si è sentita rispondere una coppia di Cagliari che, volendoavere un figlio, ama essendo entrambi talassemici (e quindi avendo una possibilità su tre che il figlio nasca malato di anemia mediterranea) si sono visti rifiutare l'analisi pre-impianto.
Poi, se vuole, la donna, DOPO, può abortire.
Ma che legge è?
Una legge per la tutela dell'embrione (cioè dello zigote)?!

Insomma non mi sembra che ci sia molto da gioire e non dimentichiamoci che quando ci fu il referendum il 74,5% degli italiani se ne fregò...

bello essere
quello che si è anche se si è
poco
pochissimo
niente


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